lunedì 15 dicembre 2008

Le montagne (che ricoprono la maggior parte della superficie, precisamente l'80%) arrivano ad altitudini che superano i 7 mila metri, come nel caso del Nowshak. All'interno del paese e condiviso con l'Iran vi è il «Sistan Basin», una delle regioni più aride del mondo. Gli inverni sono rigidi e le estati aride, con il continuo rischio di siccità, che assieme ai frequenti terremoti (dei quali quello del 1998 con la distruzione di 125 villaggi e la morte di 4 mila persone) non fanno di questo paese la meta ideale per il turismo internazionale.
Le risorse del paese comprendono miniere di argento, oro, rame, zinco e ferro nelle regioni del Sud-Est, minerali e pietre preziose a Nord e "potenzialmente" vasti giacimenti di petrolio e gas naturale, sempre a nord. Inoltre il paese offre, a chi è interessato, uranio, carbone, chrmoite, talc, barites, zolfo e sale. Tuttavia l'insieme delle risorse rimane inutilizzato in seguito all'effetto dell'invasione Sovietica e del susseguirsi di numerose guerre civili: esistono comunque progetti per lo sfruttamento futuro e già chi di dovere sta muovendo passi in questo senso. Da questo link, potrete accedere a piacimento a numerosissime e interessantissime ulteriori informazioni sull'attuale stato della ricerca relativa alle risorse del paese.

Scusate inoltre mentre effettuavo una ricerca mi sono imbattuto in questo...
Non so cosa pensare... buon Natale a voi tutti. Spero che l'inglese non sia un problema.
Vergogna... provo vergogna per coloro che hanno utilizzato armamenti del genere e causato danni che non potranno essere dimenticati, fosse anche per una giusta causa, se la speculazione economica potrà mai esserlo.
Vorrei vedere chi ha firmato e siglato l'impiego della forza di fronte alle madri e ai parenti delle famiglie colpite: ma questo non accadrà mai! Quando mai i padroni del mondo, di ogni stato e credo politico, si sporcheranno l'abito formale infagandosi con queste vite tranciate.
La cosa ridicola è che qui, nella nostra pretesa democrazia, si protesta per la liberalizzazione delle droghe leggere... cazzo! Mentre là nascono bambini senza testa. Credo che sia il paradosso del nostro secolo: l'ignoranza creata dai media. Noi, che disponiamo delle tecnologie di informazione più raffinate, noi che studiamo, noi che pretendiamo di sapere, siamo stati coltivati da un mondo scritto e diretto da registi indaffarati ad accapparrarsi il consenso delle masse dal "dietro le quinte" di un teatro trasandato e chiassoso. È il teatro orrendo dell'idiozia umana che continua a ripetersi.
Mi dispiace ma di strada non ne abbiamo fatta molta. Siamo allo stesso livello dei pellegrini che entravano nelle antiche basiliche bizantine e l'unica cosa che potevano scorgere e comprendere erano le estasianti raffigurazioni al di sopra del loro capo. Peggio ancora... siamo rimasti al «Panem er circenses» dei tempi antichi: non siamo nulla di più che spettri impotenti: polli ingrassati e impotenti che aspettano. Che attendono, stipati nelle mangiatoie, il "pasto" di deficenza quotidiana, propinato a suon di "pirippipì" e "parappapaà" coloratissimi. Siamo polli tecnologici attaccati alla tv via cavo. Siamo agnelli immolati all'inutilità che dobbiamo assolutamente avere, pena il non contare un cazzo in questa società.
E la cosa sorprendente è che tutto questo ci viene fatto pagare... (bisogna comperare la tv, e soprattutto doveremmo pagare le pillole di deficenza a suon di bollette della luce). Forse con il sedere poco vestito «di quella della reclam» dell'ennesimo prodotto inutile.
Forse l'uomo non è destinato a salvare all'uomo.

Comunque sono andato a spulciare qualcosa che credevo di aver sentito, tempo addietro... qualcosa che molti hanno dimenticato, qualcosa che per alcuni non esiste:
siamo nel 1948 (qui non vale la scusa «io non ero ancora nato/a»), non esiste nulla in Europa... una guerra totale ha spazzato via tutto!. Ha cancellato l'umanità dalle persone, ha esaurito nazioni intere, mantenendo l'esistenza della popolazione sul filo della mera sopravvivenza.
Nel 1948 l'Organizzazione delle Nazioni Unite sigla la «Dichiarazione universale dei diritti umani»: senza alcuna distinzione di credo politico (quando si parla di uomo, entità vivente, di vita non esistono "destra" e "sinistra") gli stati membri hanno proclamato i limiti invalicabili del rispetto della vita.
In particolare cito l'articolo 3: «Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà ed alla sicurezza della propria persona».
Ora se il mondo ha siglato questo patto, perché non lo mantiene? Anzi mi chiedo come gli stessi attuali rappresentanti delle democrazie e delle unioni, che dichiararono e scrissero tutto questo, possano ledere e offendere i principi stessi della vita. E come l'abbiano fatto ripetutamente dal 1948.
Questa la lista delle nazioni che nel 1948 sottoscrissero quella frase là sopra, quella che ho citato:

«Ecco la lista ufficiale dei 191 Paesi Membri delle Nazioni Unite con relativa data di associazione:


Afghanistan (19 Nov. 1946)
Albania (14 Dec. 1955)
Algeria (8 Oct. 1962)
Andorra (28 July 1993)
Angola (1 Dec. 1976)
Antigua and Barbuda (11 Nov. 1981)
Argentina (24 Oct. 1945)
Armenia (2 Mar. 1992)
Australia (1 Nov. 1945)
Austria (14 Dec. 1955)
Azerbaijan (2 Mar. 1992)
Bahamas (18 Sep. 1973)
Bahrain (21 Sep. 1971)
Bangladesh (17 Sep. 1974)
Barbados (9 Dec. 1966)
Belarus (24 Oct. 1945)
Belgium (27 Dec. 1945)
Belize (25 Sep. 1981)
Benin (20 Sep. 1960)
Bhutan (21 Sep. 1971)
Bolivia (14 Nov. 1945)
Bosnia and Herzegovina (22 May 1992)
Botswana (17 Oct. 1966)
Brazil (24 Oct. 1945)
Brunei Darussalam (21 Sep. 1984)
Bulgaria (14 Dec. 1955)
Burkina Faso (20 Sep. 1960)
Burundi (18 Sep. 1962)
Cambodia (14 Dec. 1955)
Cameroon (20 Sep. 1960)
Canada (9 Nov. 1945)
Cape Verde (16 Sep. 1975)
Central African Republic (20 Sep. 1960)
Chad (20 Sep. 1960)
Chile (24 Oct. 1945)
China (24 Oct. 1945)
Colombia (5 Nov. 1945)
Comoros (12 Nov. 1975)
Congo (20 Sep. 1960)
Costa Rica (2 Nov. 1945)
Côte d'Ivoire (20 Sep. 1960)
Croatia (22 May 1992)
Cuba (24 Oct. 1945)
Cyprus (20 Sep. 1960)
Czech Republic (19 Jan. 1993)
Democratic People's Republic of Korea (17 Sep. 1991)
Democratic Republic of the Congo (20 Sep. 1960)
Denmark (24 Oct. 1945)
Djibouti (20 Sep. 1977)
Dominica (18 Dec. 1978)
Dominican Republic (24 Oct. 1945)
Ecuador (21 Dec. 1945)
Egypt (24 Oct. 1945)
El Salvador (24 Oct. 1945)
Equatorial Guinea (12 Nov. 1968)
Eritrea (28 May 1993)
Estonia (17 Sep. 1991)
Ethiopia (13 Nov. 1945)
Fiji (13 Oct. 1970)
Finland (14 Dec. 1955)
France (24 Oct. 1945)
Gabon (20 Sep. 1960)
Gambia (21 Sep. 1965)
Georgia (31 July 1992)
Germany (18 Sep. 1973)
Ghana (8 Mar. 1957)
Greece (25 Oct. 1945)
Grenada (17 Sep. 1974)
Guatemala (21 Nov. 1945)
Guinea (12 Dec. 1958)
Guinea-Bissau (17 Sep. 1974)
Guyana (20 Sep. 1966)
Haiti (24 Oct. 1945)
Honduras (17 Dec. 1945)
Hungary (14 Dec. 1955)
Iceland (19 Nov. 1946)
India (30 Oct. 1945)
Indonesia (28 Sep. 1950)
Iran (Islamic Republic of) (24 Oct. 1945)
Iraq (21 Dec. 1945)
Ireland (14 Dec. 1955)
Israel (11 May 1949)
Italy (14 Dec. 1955)
Jamaica (18 Sep. 1962)
Japan (18 Dec. 1956)
Jordan (14 Dec. 1955)
Kazakhstan (2 Mar. 1992)
Kenya (16 Dec. 1963)
Kiribati (14 Sept. 1999)
Kuwait (14 May 1963)
Kyrgyzstan (2 Mar. 1992)
Lao People's Democratic Republic (14 Dec. 1955)
Latvia (17 Sep. 1991)
Lebanon (24 Oct. 1945)
Lesotho (17 Oct. 1966)
Liberia (2 Nov. 1945)
Libyan Arab Jamahiriya (14 Dec. 1955)
Liechtenstein (18 Sep. 1990)
Lithuania (17 Sep. 1991)
Luxembourg (24 Oct. 1945)
Madagascar (20 Sep. 1960)
Malawi (1 Dec. 1964)
Malaysia (17 Sep. 1957)
Maldives (21 Sep. 1965)
Mali (28 Sep. 1960)
Malta (1 Dec. 1964)
Marshall Islands (17 Sep. 1991)
Mauritania (27 Oct. 1961)
Mauritius (24 Apr. 1968)
Mexico (7 Nov. 1945)
Micronesia (Federated States of) (17 Sep. 1991)
Monaco (28 May 1993)
Mongolia (27 Oct. 1961)
Morocco (12 Nov. 1956)
Mozambique (16 Sep. 1975)
Myanmar (19 Apr. 1948)
Namibia (23 Apr. 1990)
Nauru (14 Sept. 1999)
Nepal (14 Dec. 1955)
Netherlands (10 Dec. 1945)
New Zealand (24 Oct. 1945)
Nicaragua (24 Oct. 1945)
Niger (20 Sep. 1960)
Nigeria (7 Oct. 1960)
Norway (27 Nov. 1945)
Oman (7 Oct. 1971)
Pakistan (30 Sep. 1947)
Palau (15 Dec. 1994)
Panama (13 Nov. 1945)
Papua New Guinea (10 Oct. 1975)
Paraguay (24 Oct. 1945)
Peru (31 Oct. 1945)
Philippines (24 Oct. 1945)
Poland (24 Oct. 1945)
Portugal (14 Dec. 1955)
Qatar (21 Sep. 1971)
Republic of Korea (17 Sep. 1991)
Republic of Moldova (2 Mar. 1992)
Romania (14 Dec. 1955)
Russian Federation (24 Oct. 1945)
Rwanda (18 Sep. 1962)
Saint Kitts and Nevis (23 Sep. 1983)
Saint Lucia (18 Sep. 1979)
Saint Vincent and the Grenadines (16 Sep. 1980)
Samoa (15 Dec. 1976)
San Marino (2 Mar. 1992)
Sao Tome and Principe (16 Sep. 1975)
Saudi Arabia (24 Oct. 1945)
Senegal (28 Sep. 1960)
Serbia and Montenegro (1 Nov. 2000)
Seychelles (21 Sep. 1976)
Sierra Leone (27 Sep. 1961)
Singapore (21 Sep. 1965)
Slovakia (19 Jan. 1993)
Slovenia (22 May 1992)
Solomon Islands (19 Sep. 1978)
Somalia (20 Sep. 1960)
South Africa (7 Nov. 1945)
Spain (14 Dec. 1955)
Sri Lanka (14 Dec. 1955)
Sudan (12 Nov. 1956)
Suriname (4 Dec. 1975)
Swaziland (24 Sep. 1968)
Sweden (19 Nov. 1946)
Switzerland (10 Sep. 2002)
Syrian Arab Republic (24 Oct. 1945)
Tajikistan (2 Mar. 1992)
Thailand (16 Dec. 1946)
The former Yugoslav Republic of Macedonia (8 Apr. 1993)
Timor-Leste (27 Sep. 2002)
Togo (20 Sep. 1960)
Tonga (14 Sep. 1999)
Trinidad and Tobago (18 Sep. 1962)
Tunisia (12 Nov. 1956)
Turkey (24 Oct. 1945)
Turkmenistan (2 Mar. 1992)
Tuvalu (5 Sept. 2000)
Uganda (25 Oct. 1962)
Ukraine (24 Oct. 1945)
United Arab Emirates (9 Dec. 1971)
United Kingdom of Great Britain and Northern Ireland (24 Oct. 1945)
United Republic of Tanzania (14 Dec. 1961)
United States of America (24 Oct. 1945)
Uruguay (18 Dec. 1945)
Uzbekistan (2 Mar. 1992)
Vanuatu (15 Sep. 1981)
Venezuela (15 Nov. 1945)
Viet Nam (20 Sep. 1977)
Yemen (30 Sep. 1947)
Zambia (1 Dec. 1964)
Zimbabwe (25 Aug. 1980»

Forse 50 anni di storia ci hanno resettato la mente. Ma vaffanculo! Veramente. Non ho il coraggio di andare oltre perché mi vergogno di me stesso. E' tutto alla portata della coscienza e della sopportazione di ognuno.
Scusate... ho scritto di getto. INOLTRE cazzo... fumo sigarette, e non sono un esempio da seguire! Sono Maed.

giovedì 11 dicembre 2008

La guerra in Afghanistan... Come mai.



Antefatto:
ormai è da tempo che sento parlare di questa guerra combattuta contro il terrorismo. La sento sulla bocca di tutti e sulle frequenze di ogni emittente mediatico. Onestamente, non avendo ben compreso le finalità di questa operazione bellica (bellica poichè impiega mezzi, risorse e uomini propri all'esecuzione di quella antica attività che viene denominata guerra), ho deciso che anzichè mantenere l'encefalogramma piatto cercherò di saperne di più, avvalendomi delle risorse interattive a disposizione sul web.

Parte 1, la fisica:
Cos'è 'Afghanistan'? Una parola che, almeno nella nostra lingua coincide con la denominazione di un paese, uno stato. Non voglio disquisire sul significato della parola 'stato', anche se "socraticamente" parlando dovremmo chiederci la ragione e il significato della nascita di uno stato. Il fatto è che non ne uscirei integro mentalmente, viste le dottrine assai diversificate e numerose a riguardo.
Quindi facendo un passo indietro, l'Afghanistan è quello stato che confina ad ovest con l'Iran, a sud e a est con il Pakistan, a nord con il Turkmenistan, l'Uzbekistan e il Tagikistan e con la Cina nella regione più a est della nazione (corridoio del Vacan), questa almeno la definizione fisica secondo Wikipedia (penso che la farò una donazione ai ragazzi del sapere online).
La parola 'Afghanistan', come molte del nostro dizionario, simili nella sostanza, è composta non da undici lettere, ma da 31.889.923 vite, che appunto sono stanziate in una regione che confina con l'Iran, il Pakistan, il Turkmenistan, l'Uzbekistan, il Tagikistan e l'immane, come metratura e anime, Cina.

mercoledì 10 dicembre 2008

Finalmente è andata...

Con questo post chiudo la parentesi rivista, che finalmente è stata consegnata al cliente. Ora potrò finalmente dedicarmi ad altro... ad esempio l'aggiornamento del sito aziendale o la brochure dello studio. Chissà, nel frattempo mi assumo la responsabilità di almeno due giorni di elettroencefalogramma piatto!

martedì 9 dicembre 2008

Capitolo Primo, VII paragrafo

«... Biasimava Omero, Teocrito ma leggeva Adam Smith, ed era un profondo economista, sapeva cioè giudicare come uno stato si arrichisca di che viva e perché l'oro non gli sia necessario se possiede "materie prime". Il padre non poteva capirlo, e cedeva in ipoteca le terre». Eugenio Onegin

Eugenio Onegin, Puskin

"Mio zio, uomo dei più onesti principii, quando non per Celia si ammalò, seppe farsi rispettare e non poteva avere una migliore idea. Il suo esempio è insegnamento per gli altri; ma, Dio mio, che noia starsene giorno e notte con un malato, senza allontanarsi neppur d'un passo! E che bassa perfidia far divertire uno che è mezzo morto, rassettargli i guanciali, porgerli la medicina con volto triste, sospirare e pensare fra sé: ma il diavolo quando ti porterà via?", Eugenio Onegin, Aleksandr S. Puskin, capitolo primo.

venerdì 5 dicembre 2008

Annuario Storico della Valpolicella

Annuario
E' stato presentato il 25 novembre l'Annuario Storico della Valpolicella, libro progettato da Goldberg e impaginato interamente da Maed. Si tratta di una pubblicazione che da oltre 20 anni raccoglie informazioni di carattere storico sulla Valpolicella e dintorni.


giovedì 4 dicembre 2008

Lo sapevate che...

Esiste una regola che gode di una certa fama tra i progettisti web e i media designer, «la regola dei tre clic». Secondo questa «tutte le informazioni di un sito dovrebbero essere raggiungibili dalla homepage con un massimo di tre clic» (leggi la regola). Tuttavia Jakob Nielsen, in Web Usability 2.0, sostiene che per migliorare l'esperienza di navigazione all'interno di un sito sia necessario preventivare un numero anche maggiore di clic, permettendo così all'utente di raggiungere in modo chiaro e lineare la meta della sua ricerca e riducendone le snervanti attese: «Per dirla tutta, abbiamo scoperto che la capacità degli utenti di trovare i prodotti su un sito di e-commerce è cresciuta del 600% dopo che il sito è stato riprogettato per fare in modo che i prodotti fossero a quattro clic dalla Homepage. Anche con un clic in più, il nuovo sito era più veloce da usare perché gli utenti riuscivano a decidere più in fretta dove cliccare».

Quando anche le riviste hanno un lieto fine...

Ebbene, con notevoli sforzi di tutto lo staff della Grafica editrice, siamo riusciti a mettere in stampa la mitica rivista. Ringraziamo Luca, Marianna, Silvia, Giorgia, Sergio e Gianni.
Ringraziamo la macchina del caffè espresso e le pastine.

martedì 2 dicembre 2008

Cianografiche in macchina per consegna alle 21



E siamo arrivati alla sospirata fine del capitolo XI della rivista. Maed sta correndo in macchina dal suo ufficio per raggiungere l'appartamento del direttore che lo attende, impaziente, per vidimare le cianografiche (per gli amici "ciano") e dare al tutto una sonora pedata per la stampa.
Punto forte della giornata: una stretta di mano col direttore (sono commosso)!
Punti negativi dell'avventura: la gastrite durata 4 giorni ed esplosa dopo una lite furibonda con il direttore per telefono, a seguito di messaggi poco piacevoli elettronicamente inviati via mail; botte di esplosione adrenalinica con lavoro in real multitasking, con 5 programmi aperti per inserire didascalie e traduzioni giunte all'ultimo; paccheti disigarette immolati alla causa della rivista (con somma disperazione delle mie tasche).
Siamo ancora alle cianografiche... manca la stampa, con relativo controllo degli avviamenti. Cosa potrebbe ancora capitare?
Aggiungiamo al tutto che ieri un pakistano si è schiantato in biciletta sulla mia portiera...
Non male eh?

Luce virtuale, William Gibson

A voi tutti conskiglio la lettura di questo romanzo, che rientra nel genere cyberpunk, dai toni meno visionari dei precedenti ma pur sempre un ottimo compagno in questi giorni dall'atmosfera grigia e natalizia. Scritto nel 1993 da William Gibson (autore di Johnny Mnemonic, Monalisa Cyberpunk, Il Neuromante).