giovedì 18 marzo 2010

Epopea del risveglio



"Poi il silenzio divenne più cupo. Ma mentre ascoltavamo l’estenuato borbottìo di preghiere del vecchio canale e lo scricchiolar dell’ossa dei palazzi moribondi sulle loro barbe di umida verdura, noi udimmo subitamente ruggire sotto le finestre le automobili fameliche"

Sei sveglio, o stai semplicemente sognando ad occhi aperti? E' ora di vivere la tua giornata; assapora l'attimo: non negarti la gioia dell'alba e la serenità del tramonto. Non spegnere i tuoi pensieri: la lampada deve essere sempre accesa! Non farti distogliere dal brusio della forma. Veglia!
Siete imbottiti di televisione, annestetizzati da internet e dalle chat: la realtà entra in casa vostra dal tubo catodico e ne respirate la distorsione. I vostri polmoni sono saturi di magnetismo. Respirate stress. Sognate la libertà quando in realtà siete liberi.

PUNTO 1 - ripristinare la coscienza - il mio particolare
Prendetevi del tempo: non ne avete? In cosa sprecate i vostri giorni? Pensateci? Ci avete pensato? Bene, è un grande inizio!
Uscite di casa, vestiti alla meno peggio: irriconoscibili, senza vestiti firmati, ve ne prego, liberi da ogni vincolo commerciale e formale; siete agenti segreti e lavorate per il miglior governo del mondo, la vostra "Mente". Prendete con voi una qualsiasi macchina per acquisizione di immagini (una volta si chiamava "macchina fotografica", oggi non so come definirla, la tecnologia ha reso tutto dipendendente dall'immagine), passeggiate per le strade che frequentate abitualmente, per routine magari, e catturate un particolare, fatelo vostro.
Riappropriatevi del vostro piccolo frammento di realtà e diventatene gelosi: la realtà vi appartiene e quel particolare è vostro. Potete fotografare qualsiasi cosa.
Mentre lo fate, mentre siete affaccendati, magari in mezzo a un parco, o su di un grattacielo o nei bassifondi di una metropoli, soffermatevi a respirare l'aria, che vi circonda, pensatela come l'ultima boccata, a pieni polmoni. Sentitevi sull'orlo di un cambiamento radicale: una conversione totale.
Parlate con chiunque incontrate per strada, quegli individui, senza volto definito, che rifuggite durante il giorno, sono i vostri fratelli: ingranaggi, molle, cavi del cuore tecnologico che vi circonda. Non fuggite il loro sguardo.
Spiegategli quello che state facendo. Una volta catturato il particolare che vi interessa... tornate a casa, stampatelo, mettetevelo davanti e scrivete una pagina che spieghi cosa vi ha spinto a fotografarlo. Scrivete di getto. Poi... mandate quello che avete scritto via mail a una persona che vi è cara, e a una che non sopportate assolutamente. E aspettate. Ah! Allegate l'immagine
Avete completato il primo passo del vostro risveglio!

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